Buonasera!
Nel ringraziarti per l’ interessante incontro e la bella accoglienza che mi hai riservato al recente evento BNI di Fermo, colgo l’occasione per segnalarti un mio intervento sulle aziende, ed in particolare sui fondi di Private Equity e Venture Capital.
Rimango a disposizione per ogni chiarimento ed aggiornamento su questo tema e su altri argomenti nel mondo della Consulenza Patrimoniale.
un caro saluto e buona giornata
I Fondi di Private Equity, sono tra i pochi oggi che hanno liquidità da investire in progetti aziendali e che stanno sostituendo di fatto il canale bancario.
L’ Imprenditore ha un interlocutore Imprenditore come lui che parla la stessa lingua e guarda al futuro piuttosto che ai freddi numeri attuali.
Gli aspetti più interessanti dei Fondi di Private Equity sono:
- PASSAGGIO GENERAZIONALE: diverse imprese del nostro territorio sono gestite da imprenditori che vorrebbero ottimizzare il lavoro di diversi decenni e dare continuità alla vita della propria azienda possibilmente migliorandola.
A volte però i figli non sono adatti a quel tipo di vita e i fondi hanno il management e una struttura adatta al desiderata/problema dell’ imprenditore.
- CRESCITA/SVILUPPO: all’ interno del fondo ci potrebbero essere già aziende che , in collaborazione con il nostro imprenditore potrebbero sviluppare nuovi prodotti e nuovi mercati in Italia e all’ Estero.
- CREAZIONE LIQUIDITA: il nostro imprenditore potrebbe aver necessità di liquidità per sviluppare un’ idea o un mercato o aprire nuovi orizzonti o semplicemente avere il desiderio di vivere di rendita, e i Fondi possono essere utili a queste sue esigenze
L’obiettivo principale di un fondo di private equity, è quello della creazione di valore nel medio/lungo periodo, e questa strategia è molto simile a quella di un imprenditore che investe in una propria azienda.
Una delle cause dell’attuale difficoltà dell’economia italiana è rappresentata dalla piccola dimensione delle imprese. Queste ultime, a seguito dei cambiamenti nella competizione internazionale, si trovano ad operare in un’arena competitiva più ampia e agguerrita che supera i confini nazionali.
Con le recenti innovazioni nel campo finanziario, inoltre questi strumenti sono molto più duttili e di facile utilizzo.
Oggi ci sono diversi tipi di private equity :
1) private equity classico: acquista una quota societaria (minoritaria o maggioritaria) definendo una way out
2) private equity ad apporto: l’imprenditore conferisce una quota a sua scelta, senza impegnarsi con nessuna way out, usufruendo dei servizi offerti dal management del fondo
3) private equity distrettuale: l’imprenditore conferisce una quota minoritaria nel fondo senza prendere impegni sulla way out, assieme ad altri imprenditori dello stesso distretto e usufruisce dei servizi offerti dal fondo
4)private equity settoriale: identico al distrettuale ma con un condivisione con altre società dello stesso settore
Lo scopo per cui sono molto utilizzati i fondi di private equity è che l’imprenditore può sempre di più focalizzarsi sulle caratteristiche che meglio sa svolgere, delegando attività, come quella della ricerca di liquidità, al fondo.
Inoltre avere una sola struttura commerciale che rappresenti più società dello stesso settore (ovviamente con prodotti complementari e compatibili) crea enormi vantaggi sui mercati esteri, sia per gli acquisti che per le vendite.