Il 2013 è stato un anno positivo per il mercato azionario e deludente per gli investimenti “rifugio” quali oro, titoli governativi Usa e Germania, yen, dollaro usa e valute dei paesi nordici. Tale andamento può essere letto come un´evidente ripresa della propensione al rischio degli investitori, che hanno preferito riposizionarsi e cercare valore su investimenti che esprimono valori reali e tralasciare investimenti che hanno accumulato valore speculativo negli anni successivi alla crisi finanziaria del 2008 Usa e la successiva crisi dell’euro.
Ruolo fondamentale in questo fenomeno l´hanno avuto le banche centrali che, con il loro continuo atteggiamento accomodante, hanno favorito la riduzione del rischio sistemico reale e percepito dagli investitori. In termini di valutazioni i mercati rischiosi quali azioni e high yield, iniziano ora a mostrare segni di “affaticamento” in quanto stiamo arrivando in prossimità di valori critici di lungo periodo.
Stesso discorso vale per le obbligazioni, dato che il livello dei tassi è comunque ai minimi storici e sarà dominato dalle decisioni della banca centrale Usa (la remunerazione di molti titoli governativi è inferiore al livello di inflazione). Dal punto di vista macro vediamo una buona dinamica degli Usa, una situazione di stallo in Europa e in alcuni grandi paesi emergenti come Brasile, Russia e India, e segnali di consolidamento della ripresa in Cina.
Fatte queste brevi considerazioni pensiamo che il 2014 sarà una bella sfida per i professionisti del risparmio gestito e la capacità di gestire attivamente i portafogli sarà fondamentale.